Sperando di leggerLa, presto, Le rinnovo i miei deferenti, filiali saluti. “Continua la persecuzione a carico di Padre Stefano Manelli, il cui vero delitto è quello di volere riportare il francescanesimo alla originaria povertà del ” Poverello d’Assisi ” e di chiedere di consacrare la vita dei frati alla Immacolata, secondo i continui richiami delle predizioni mariane. In quel monastero degli orrori dove la Suor Maria Francesca Marcella Perillo si faceva flagellare a sangue e marchiava a fuoco il petto delle consorelle si recavano e si firmavano nel registro come visitatori e conferenzieri personaggi come Mons. Diletti figli Nostri! Non posso tacere alle confidenze ricevute da un Frate Francescano dell’Immacolata perché “cercare la giustizia con fame e sete, questo è santità”. Oltre all’instabilità d’incarico dei parroci e viceparroci ai tempi del Manelli, Mons. Ha tradito quel modello di vita religiosa che faceva professare ai suoi religiosi. Nel 2016 esplose giudiziariamente e mediaticamente sui media nazionali e locali il caso di P. Manelli come palpeggiatore seriale delle sue religiose e manipolatore di vecchiette e figlie spirituali dalle quali otteneva lasciti testamentari con la promessa-premio della tumulazione nella cripta del santuario mariano di Frigento nell’Alta Irpinia dove nel frattempo aveva seppellito i genitori. AddThis Utility Frame. I loro responsabili, inoltre, il presbitero Dario Nardella e il sig. Il primo a cadere sotto la mannaia della censura fu “L’Osservatore Romano”. Il sito di Radio Spada trova quotidiani pretesti per attaccare la figura e l’operato del Sommo Pontefice, esalta dissidenti come Mons. Lo scopo era creare per la numerosa famiglia naturale gloria e denaro, strumento che nel passato gli aveva permesso approvazioni ecclesiali e nel presente impunità giudiziaria e canonica. Per rispolverare la memoria ai tanti che hanno seguito la triste vicenda della storia ecclesiale recente e per informare gli ignari, ricordiamo che nel 2009 P. Stefano Manelli strinse un patto scellerato con il famigerato cardinal Raymond Burke per iniziare un virulento attacco contro il Vaticano II prima e il pontificato di Papa Francesco poi associandosi ad ideologi come il fu prof. Brunero Gherardini o il barone Roberto De Mattei. L’operazione fu mediata dall’allora ambasciatrice delle Filippine presso la Santa Sede, la signora Mercedes Arrastia TUASON. È una persona che ha tradito l’ideale del francescanesimo di povertà. Anche la cognata, Annamaria Sancioni, moglie di Pio Manelli, mamma di Manelli jr. è all’interno delle compagini associative. Filippini, brasiliani, africani… tutti soggetti di disprezzo del Manelli secondo le testimonianze dei suoi “sfoghi” a frati a suore italiani in tempi non sospetti. ROMA, mercoledì, 28 novembre 2012 ().– Giovedì 29 dicembre 2012 inizia la novena di preparazione alla solennità della Immacolata Concezione di Maria.Il significato di tale dogma, proclamato nel 1854 dal beato Pio IX, è tutto racchiuso nella orazione propria della liturgia: «O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo … Nel 2002, nella lettera apostolica Rosarium virginis mariae, Giovanni Paolo II invita i fedeli a contemplare Cristo con gli occhi di Maria e Padre Pio guardava Cristo con gli stessi occhi di Maria, sua Madre. Ciò che è patetico è la fedeltà del Saviano al Manelli pur avendo constatato il fallimento del modello vocazionale sulla carne e sul cuore della figlia e del genero. Ha chiesto lo stesso anche a Mons. Roberto Pedalino (ex fra Pietro) che ha ricevuto il mandato di diffondere pappagallescamente le presunte “profezie” attribuite a Padre Pio tra le quali spicca quella delle 4 T, cioè il “tutto tenebre” sul Vaticano II secondo la testimonianza autorevole della “persona degna di massima fiducia” – citiamo – di P. Stefano Manelli (https://youtu.be/UVS12beh3KM). La vita del santo polacco: dalla “Milizia dell'Immacolata” al martirio volontario ad Auschwitz. Per la cronaca Pell è il cardinale che pagò a un fornitore ben 4000 euro per un sottolavello del suo gabinetto ed è stato soprattutto al centro di un personale caso di pedofilia in Australia. Il vescovo di Manfredonia-San Giovanni Rotondo ormai non vuole più queste laiche associate con abito e velo da suore. Dante colloca addirittura al V cerchio del’Inferno Filippo Argenti. Diabolos non è forse sinonimo di Divisore? Giovanni spende tutte le sue energie e tutto il suo amore al servizio di questo progetto dello Spirito. (+39) 051.84.50.02 Fax (+39) 051.84.58.56 E-mail: info@kolbemission.org Comunità apostolica: borgonuovo@kolbemission.org CANOSCIO PG Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe CASA DI PREGHIERA “ECCO TUA MADRE” Questo è quanto ci riferisce un frate informato sui fatti…. Se il cardinale Prefetto Eduardo Martinez Somalo disse nel 2002 “questa però è l’ultima volta…”, il cardinale suo successore Francis Rodé, descritto come avido e corruttibile da chi lo conosce da vicino, omologò la frode. La seconda cosa, un po’ più birbante, è la debolezza che avesse questa suorina per il superiore di Benevento, stimato “per come celebrava il rito tridentino”. S. Giovanni Battista ... Eraldo fu ammesso alla professione religiosa il 24 ottobre 1930, prendendo il nome di padre Candido dell’Immacolata. Ha lo sguardo truce e fisso verso il figlio Stefano. Sono certo che questo problema si risolverà presto e bene, data la notoria obbedienza al Papa dei Francescani dell’Immacolata. L’iniziativa ha turbato alcune ex religiose che, malgrado i buoni auspici del suo lungo e litanico nome, già non stimavano la loro superiora e quindi la sua volontà… poco divina e il suo cuore che … addolorava le altre! Resto sorpreso e dispiaciuto per il commissariamento voluto dal Papa nei confronti dei Francescani dell’Immacolata, mentre sono edificato per il comunicato dell’istituto col quale si professa piena obbedienza al Santo Padre. Testimonianze attendibili parlano di divisioni interne all’ammucchiata di uomini e donne messi insieme dal Manelli con una parvenza di religiosi. Nel 2013 vige ancora sul complesso un contratto di comodato d’uso gratuito stipulato tra i Frati Minori e la Diocesi di Porto Santa Rufina. Tra i due c’è un punto di contatto che allarga la prospettiva al di là dell’Atlantico: L’ex nunzio non ha mai incontrato Salvini, a differenza di Bannon che ha manovrato per attirare il vicepremier nella galassia del suo, La presa di possesso dell’abbazia di Trisulti da parte della Fondazione. Pensiero di padre Giovanni dell'Immacolata sulla parabola del granello di senape. Solo ogni tanto viene affidato qualche scritto alle nuove leve che nel supportare il Manelli prendono qualche svista da errore di gioventù e di formazione affrettata. UN DECRETO DEL PONTEFICE. (Matteo 13,31-32)www.cinquepietre.org In realtà i frati e le suore si ritrovavano ad essere soci proprietari di beni da decine di milioni di euro! UN COMMENTO DI PADRE GIOVANNI CAVALCOLI Resto sorpreso e dispiaciuto per il commissariamento voluto dal Papa nei confronti dei Francescani dell'Immacolata, mentre sono edificato per il comunicato dell'istituto col quale si professa piena obbedienza al Santo Padre. Altri teorizzano ancora che il Manelli voglia evitare un processo canonico anticipando la sua uscita dall’Istituto e sottraendosi a un’obbedienza che rischia di essere per lui adeguatamente correttiva. In questa sede non entriamo nel merito del cardinale indagato dalla giustizia vaticana e che “a pelle”non aveva mai suscitato simpatia. Infine, dopo aver assicurato di aver preso coscienza della situazione dell’Istituto promise di fare tutto il possibile per trovare una soluzione veloce, osservando che «quando qualcuno, per difendere il carisma, fa una divisione» non agisce secondo lo «spirito evangelico». L’8 dicembre successivo, solennità dell’Immacolata Concezione, scrive al vescovo mons. Manelli con l’ex vescovo Oliveri ad Albenga. Per costringere i frati non romanofoni ad usare il breviario tridentino fu fatta stampare ad hoc da Baronius Press una versione di breviario tridentino bilingue latino-inglese. Stefano Manelli continua purtroppo ad essere un uomo vile che manda nella mischia gli altri senza mai avere le palle per esporsi in prima persona. Il Manelli vuole affidare il complesso di via di Boccea, 590 all’ammucchiata degli uomini della sua rifondazione. Erano gli anni della corte di Pio XII e dei fasti vaticani. La stampa lo dava per morto prima del tempo, poi la conferma della triste notizia. Nella lente d’ingrandimento finisce anche la “Casa Mariana Editrice” affidata dal Manelli dopo il commissariamento al sig. In essa presentava il Fondatore quale esempio di vita, proprio mentre il Manelli pianificava l’associazione con dote preventiva rappresentata dal patrimonio stabile sottratto ai Frati Francescani dell’Immacolata con il gioco delle tre carte: 1) costituisco prima un’associazione privata in nome di “madonna povertà”; 3) tolgo dalla compagine decisionale e societaria i religiosi; 4) innesto parenti amici e conoscenti; 5) non appena ho il nuovo Istituto frego i miei figli degenerati che hanno seguito la Chiesa accettando il commissariamento e offro tutto ai miei fedelissimi rampolli delle nuove associazioni. Benché a Frigento esistano ancora un paio di frati nostalgici del fondatore, tra cui il rettore filippino, non sono riusciti a mettere a segno una sua presenza celebrativa in santuario. Nelle chiese anche storiche affidate all’Istituto vennero letteralmente smontati di notte gli altari coram populo per poi in alcuni casi essere rimontati in forza di Legge. Anziché tornare a più miti consigli e a comportarsi in maniera adeguata al suo ruolo di pubblico ufficiale crede ancora alle balle e alle profezie di un anziano psicopatico sporcandosi la coscienza e esponendosi al giudizio di Dio che ci auguriamo per il Manelli e seguaci possa essere quello di un dio tradizionalista. Temo, fortemente infatti che, se non contrastate adeguatamente, le situazioni scismatiche verificatesi in molte antiche chiese, esse straripino, senza freni. Milizia dell’Immacolata: “Una missione sempre in evoluzione”. Secondo il consolidato stile di P. Stefano, fa credere che siano stati gli studenti a volere l’uso esclusivo del Breviario tridentino e della S. Messa secondo il Vetus Ordo. Mentre il cofondatore Padre Gabriele Pellettieri dalla Teano del Nord, cioè Monghidoro, rispondeva “obbedisco”, Padre Manelli tergiversava, temporeggiava e parlava di “obbedienza ingiusta”, proprio lui che esigeva un’obbedienza alla “luce dell’Immacolata” e parlava di “obbedienza del cadavere” (sic). Sono però passati soprattutto sei anni dal commissariamento senza un nulla di fatto. Il vescovo di Manfredonia-San Giovanni Rotondo ormai non vuole più queste laiche associate con abito e velo da suore. Il papà della signorina notaio, dopo mesi di inattività, beneficierà poco dopo dell’appalto per la costruzione di un albergo tra S. Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo che il Manelli motiva come “luogo nel quale, essendo entro 30 Km da San Giovanni Rotondo, quando l’asteroide che sta per cadere sulla terra farà danno (sic), nessuna vittima lì ci sarà”. Lo STIM, ricorderemo, era un seminario dove gli studenti dei Frati Francescani dell’Immacolata ricevevano una formazione “privata” in preparazione al sacerdozio. Non è solo il delirio geriatrico che muove il Manelli; c’è anche la consolidata consapevolezza di coperture ecclesiastiche benché da reparto di geriatria: Dziwisz, Sodano, Ruini… sono solo alcuni nomi dei suoi vecchi cardinali protettori che hanno permesso ai più recenti patroni come Burke, Rodé, Piacenza… di fare il buono e il cattivo tempo. Davide Canavesi, ex fra Ambrogio, ricorderemo una disperata lettera al Papa dopo la summenzionata udienza del 2014. Ma finché si troverà dei modernisti tra i piedi non riuscirà a far molto. Per i Piccoli Fratelli e Sorelle dell'Immacolata è stata certamente una grazia essere chiamati dal Signore ad esercitare il proprio ministero in un santuario dedicato a Maria. 25 DICEMBRE - Commemorazione della Fondatrice della Congregazione delle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea, Beata Antonia Maria Verna nell'anniversario della morte. Raymond Leo Burke sospenderanno per un anno dall’esercizio di avvocato rotale Giuseppe Sarno, il difensore dei frati, per essersi permesso in TV di chiamare “califfo” il “padre comune” Stefano Manelli. L’indagine sui Frati francescani. Gino Reali, vescovo di Porto Santa Rufina, ma con un ricatto luciferino: il condono condizionato di 900 mila euro pretesi come affitto per l’immobile di via Boccea dal 2016, anno della fine del comodato d’uso e quindi della restituzione del complesso di via Boccea, 590, alla sua (del Manelli) associazione. Nel giorno dell’Immacolata sarà, invece, il Cardinale Giovanni Battista Re a presiedere la Santa Messa.