12), e dell'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1151/2012 del 1151/2012 consente è il ricorso alle OP e alle OI previste dal Reg. Direttiva (UE) 2020/1151 (del Consiglio del 29 luglio 2020 che modifica la direttiva 92/83/CEE relativa all'armonizzazione delle . 7 Premessa Il presente dossier contiene le schede di lettura riferite ai singoli articoli del disegno di legge di delegazione europea 2019 (A.S. 1721) nonché una descrizione delle direttive elencate nell'Allegato A. Si ricorda che il 14 febbraio 2020 il Governo ha presentato al Senato il disegno di Questi ultimi ribadiscono come le Dop e le Igp possono essere usate da qualsiasi operatore che commercializza un prodotto conforme al proprio disciplinare, consentendogli di utilizzare i “simboli associati” ai prodotti, e indicati nella procedura di registrazione, direttamente nell’etichettatura assieme al nome del prodotto e, su base volontaria, riproduzioni della zona di origine, grafici o simboli dello Stato membro o della Regione in cui è collocata l’area di origine, nonché di marchi collettivi geografici. Occorre mettere sullo stesso piano anche le politiche di “brand value” sviluppate attraverso le attività di comunicazione, informazione e promozione. Certamente un’evoluzione della Ocm unica che apra la possibilità anche alle “altre” produzioni fino ad ora non comprese (come si prospetta per il Prosciutto di Parma, Aicig), potrà consentire lo sviluppo di forme aggregative dell’offerta e di governace della filiera capaci di rendere più efficace l’azione dei Gruppi (cioè i nostri Consorzi) nell’accrescere il valore delle produzioni di qualità. UE 1215 SOMMARIO 1. Oggi voglio andare un pò fuori dagli schemi soliti che utilizzo per la realizzazione dell’articolo e, quindi, dell’illustrazione del Regolamento in esame. Si nota da questi tre paragrafi che un prodotto D.O.P è, tranne in qualche eccezione, durante tutta la fase di produzione il padre dei prodotti a Km0. ITALIA - Modifica temporanea al decreto del 14 ottobre 2013, recante disposizioni nazionali per l'attuazione del regolamento UE n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualita' dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP e STG. Restando un attimo sui concetti di sicurezza alimentare e di Qualità, non posso non tirare in ballo il concetto del “MADE IN…”, ovvero un termine di cui si fa un grande abuso e che però si conosce veramente poco, e spesso ci porta a commettere l’errore di pensare che un prodotto “Made in Italy” (ad esempio sia migliore di quello “#MadeInUnAltroPaese”). 29). La norma invocata dal Consorzio, che dispone l'ambito dell'esclusiva, è l'articolo 13 paragrafo 1 e 2, il quale così dispone: << 1. (12G0221) (Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre 2012) - In Lo sforzo fatto si evidenzia in diversi aspetti. Il processo di rafforzamento della politica europea di qualità si è ulteriormente evoluto con la pubblicazione nel Novembre del 2012 del Regolamento (UE) 1151/12 (del Parlamento Europeo e del Consiglio) sui “regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari in materia di Dop, Igp e Stg”, conosciuto come “Pacchetto Qualità”. Contenuto trovato all'interno – Pagina 2Una guida ragionata all’applicazione della normativa europea e nazionale sulla produzione e commercio di alimenti e bevande, predisposta per l’impresa alimentare, i funzionari delle autorità competenti, i consulenti e gli operatori del ... L’uso delle menzioni “prodotto di montagna” e “prodotto dell’agricoltura delle isole”, sono sicuramente molto importante per l’Italia, sia per le caratteristiche orografiche di quasi tutte le regioni Italiane, sia per la possibilità di sviluppare politiche di differenziazione qualitativa all’interno di IG non omogenee, dove alti costi di produzione e bassa produttività, penalizzano le aree geografiche più svantaggiate. Certamente l’iniziativa promossa dall’Associazione Italina Consorzi Indicazione di Origine (Aicig) , Ismea, Federdoc e Fondazione Qualivita di creare un portale europea (www.dop-igp.eu) in cui raccogliere informazioni e fornire strumenti pratici agli operatori del settore per contrastare le contraffazioni delle denominazioni di origine, segnalare le infrazioni a tutti gli operatori d'Europa, potrà aiutare. Purtroppo, le frodi nel capo alimentare sono davvero tante e il lavoro svolto, anche in collaborazione con il Nucleo Antifrodi Carabinieri (Nac), è davvero imponente, lasciando immaginare la difficoltà nell’azione di tutela delle Denominazioni non solo nei Paesi UE a bassa cultura alimentare, ma anche in Italia (Monti e Ponzi, 2013; Coldiretti, 2013). Secondo rapporto sui crimini alimentari in Italia, Commission Services (2009), Impact Assessment Part B, Geographical Indications – Green paper stakeholder, Version: 08-4-09, [pdf], Frascarelli A., Salvati N. (2012), “Le organizzazioni interprofessionali in Italia”, Agriregioneuropa, Anno 8. n. 30, Giacomini C. (2011), L’interprofessione ne settore ortofrutticolo, Annuario dell’agricoltura italiana 2010, Volume LXIV, Inea, Roma, pp. I campi obbligatori sono contrassegnati *, Tutti i Diritti sono riservati @ Codex-Alimentarius, Il Regolamento (UE) n.1151/2012 – Codex Alimentarius, REGOLAMENTO (UE) N. 1151/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 Novembre 2012, REQUISITI PER LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE E LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE, Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra). DOMANDA DI . Con riferimento a questo ultimo punto, gli aspetti individuati dagli stakeholder per i quali veniva richiesta una chiarificazione espressa attraverso il Green paper (Commission Services, 2009) era individuata nel bisogno di rendere più trasparenti i diritti, gli obblighi e i compiti delle associazioni che richiedevano una denominazione; l’applicazione degli articoli relativi alla protezione e alle relazioni tra i marchi e le denominazioni di origine e di indicazione geografica del Regolamento 510/2006 nonché l’uso delle indicazioni geografiche come ingredienti nei prodotti trasformati. REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2010 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 dicembre 2010 che modifica, per quanto riguarda la farmacovigilanza dei medicinali per uso umano, il regolamento (CE) n. 726/2004 che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la sorveglianza dei Questa nuova riformulazione non modifica il senso con cui la Commissione distingue tra produzioni Dop e Igp ma, almeno, la rende più comprensibile evitando, si spera, futuri errori nell’adottare un sistema o un altro da parte dei produttori. DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA MINORE Domanda di approvazione di una modifica minore ai sensi . Si rende disponibile il Regolamento (UE) 965/2012 della Commissione del 5 ottobre 2012 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di volo ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio. Posizione del Parlamento europeo del 14 apr ile 2016. Un‘azione di confronto seria ed efficace presuppone la piena conoscenza da parte delle “autorità” che devono effettuare l’azione di vigilanza di tutte le Denominazioni e dei marchi registrati. REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 668/2014 DELLA COMMISSIONE del 13 giugno 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, Al riguardo, il D.M. - corso momentaneamente sospeso, I PROCESSI DI CAMBIAMENTO NEL MONDO AGROALIMENTARE, Rete Ricercatori AU Agricoltura Urbana e periurbana e della pianificazione alimentare, PROGETTO DI RIVITALIZZAZIONE DELLA CASCINA LATTUADA DI SAN VITTORE OLONA, Mappatura spaziale dell'agricoltura urbana, azioni di informazione e promozione finalizzata ad accrescere il. 1151/2012 prevede che il regolamento stesso "non si applica alle bevande spiritose, ai vini aromatizzati o ai prodotti vitivinicoli definiti nell'allegato XI ter del regolamento (CE) n. 1234/2007" tra i quali è compreso il vino. Inoltre si è capito che il Regime di Qualità non è solo un qualcosa che viene associato al prodotto finale, ma di Qualità devono essere anche le materie prime che dovranno osservare e rispettare determinate condizioni. Che la Qualità è un concetto che deve andare oltre quelle delle caratteristiche sensoriali ed organolettiche o, almeno, contenerle (perché a nessuno verrebbe in mente di assaggiare un prodotto in putrefazione, anche se fosse indicato dalla normativa cogente come di qualità). Questo risultato però è stato ottenuto in pochissime situazioni (un esempio ne è Melinda) solo grazie ad un grande lavoro di connotazione qualitativa del prodotto, sviluppo di una chiara ed univoca politica di comunicazione al mercato e, appunto, un’efficace organizzazione dell’offerta. Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012 , sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari 16 aprile 2013, n. 62 (1). La strada percorsa da alcune OP nel campo ortofrutticolo è stata quella di cercare di trasformare i loro marchi e i segni di qualità europei (Dop e Igp) in vere e proprie marche (Giacomini et al., 2007). Quali sono le principali innovazioni contenute nel nuovo Regolamento, quali saranno le conseguenze che potranno derivare da questo importante documento per i consumatori e, soprattutto, per le imprese agroalimentari italiane che vedono nella qualità uno strumento per competere nei mercati a livello nazionale e internazionale? Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. del regolamento delegato (UE) n. 664/2014 della Commissione (1). regolamento (ue) n. 1151/2012 del parlamento europeo e del consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Questa scelta consente di tenere conto di vincoli naturali particolarmente limitanti, e allo stesso tempo, permette di ampliare la produzione utilizzando relazioni commerciali con le aree di pianura. Le proposte della Commissione contenute nel Green paper evidenziavano la volontà di modificare abbastanza radicalmente il sistema europeo che gestiva i prodotti di qualità sforzandosi di semplificarlo e di renderlo più comprensibile per i consumatori. Una “novità” non secondaria è che, nonostante il lungo dibattito, si sia ritenuto di mantenere, per le diverse categorie di prodotti di qualità riconducibili ad una Indicazione Geografica (IG), la suddivisione tra Dop, Igp e Stg. pdf Regolamento di Regata 2021-2024 aggiornamento 15 dicembre 2020. pdf Appendice UF Regate di flotta arbitrate (ITA) pdf Changes and Corrections WS. Proprio questo ultimo aspetto mette in evidenza come la Commissione affianchi alle politiche di tutela, le politiche di comunicazione e di marketing da parte delle imprese. Contenuto trovato all'internoIl tema della dignità della donna si interseca con quello della comunicazione, specie della comunicazione commerciale, in modo inestricabile. Questa condizione lascia intravedere dei rischi di una non corretta gestione dei Piani con alcuni “soggetti” che possono imporre la loro strategia ad altri che la subiscono. In virtù di questo riconoscimento le Organizzazioni Interprofessionali dispongono di un reale potere regolamentare e di razionalizzazione del mercato migliorando le performance di filiera. 1151/2012 è rappresentata dalla possibilità di utilizzare elementi di differenziazione dell’origine dei prodotti Dop e Igp mediante l’uso di “indicazioni facoltative di qualità” (art. (13A08515) (GU Serie Generale n.251 del 25-10-2013) ALLEGATO I Allegato I del Regolamento (UE) n. 1151/2012. In questo senso il riconoscimento del ruolo dei Gruppi dato dal nuovo Regolamento e la visibilità che questi possono avere grazie alle iniziative di informazione e promozione può favorire la crescita reputazionale dei marchi dei Consorzi di Tutela. 127. La nuova stesura del Regolamento 1151/2012 cerca quindi di rendere il sistema che gestisce la qualità più trasparente e più esplicito. 173 veniva concessa loro la possibilità di effettuare piani di produzione per prodotti Dop, Igp, Stg e di agricoltura biologica la cui azione fosse limitata nel tempo.